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Attività di prevenzione

 

Si parla di violenza di genere per intendere ogni tipo di discriminazione o di comportamento aggressivo e pericoloso diretto verso una persona sulla base del suo sesso o orientamento di genere. Colpisce tutti, ma le donne e le ragazze in modo sproporzionato, riflettendo il loro ruolo subordinato nella società.

Le violenze che le donne subiscono affondano le proprie radici nelle norme, valori e credenze sociali che sostengono una iniqua gerarchia di potere tra uomini e donne, ma anche tra uomo e uomo e tra donna e donna.

Non solo queste norme comunemente accettate in modo acritico a partire dalla tradizione del patriarcato che non si è mai estinta danno origine alla violenza nei confronti delle donne, ma in molti casi creano un ambiente sociale in cui questi atteggiamenti vengono tollerati e perfino considerati accettabili.

L’uguaglianza di genere è un diritto civile, così come lo è l’educazione. La scuola può e deve porsi l’obiettivo di sviluppare uguaglianza, pari opportunità e pace.

La sensibilità a questi temi all’interno della formazione delle nuove generazioni va al di là del concetto di scolarizzazione; è un beneficio di cui possono godere sia bambini/e che ragazzi/e, che al di fuori dei rigidi stereotipi di genere sono più liberi e capaci di realizzare se stessi, indipendentemente dal sesso e seguendo unicamente aspirazioni e capacità.

Il risultato di una educazione di genere per le bambine e le ragazze è una aumentata autostima, assertività, fiducia nella propria razionalità, indipendenza e impegno nella sfera pubblica; il risultato per bambini e ragazzi è il superamento delle paure del fallimento, la capacità di relazionarsi in modo non aggressivo, la capacità di sentire ed esprimere emozioni e l’impegno nella sfera privata.

Se rappresenti una scuola e desideri proporre attività di prevenzione ai tuoi ragazzi e ragazze, invia una richiesta a [email protected].

Gruppo fEMPOWER

 

Il gruppo fEMPOWER è uno spazio, un laboratorio, un momento di confronto settimanale tra donne che hanno subito violenza e che hanno davanti a sé una sfida importante: ricostruirsi una vita serena, libera dai soprusi, credendo in se stesse e nella propria forza, la stessa forza che ha permesso loro di sopravvivere alla violenza.

All’interno del gruppo le donne sono libere di esprimere se stesse in un clima di rispetto e accettazione e in una relazione fra donne che sostiene, valorizza, rinforza. Possono così centrarsi sul proprio benessere personale, ricostruire una sana fiducia in se stesse, rafforzare la capacità di difendere i propri diritti.

La partecipazione al gruppo è gratuita ed è garantito il rispetto della riservatezza.

 

Alcune testimonianze:

“Grazie al gruppo, ho riscoperto me stessa. Ne ho tratto la gioia di aver condiviso la sofferenza delle donne, di tante donne, e trasformarla in libertà.”

 

“Ho capito che ho i miei diritti! Posso avere i miei interessi e la sofferenza può finire!”

 

“Porterò con me la consapevolezza che nonostante ciò che abbiamo subito siamo forti, non siamo le uniche, non è stata colpa nostra, abbiamo diritti … tanti … e ci è permesso piangere!”

 

Altro sul progetto fEMPOWER: QUI e QUI

Sportello anti-stalking

 

Donne e Giustizia ha attivato nel 2011 uno sportello antistalking per garantire un servizio ed un aiuto alle donne che subiscono questo tipo specifico di violenza, grazie anche a un Protocollo d’Intesa tra Donne e Giustizia e la Commissione Speciale delle donne elette nel Consiglio e per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Provincia di Ancona.

Lo sportello anti-stalking offre una risposta ai casi di molestie assillanti e comportamenti persecutori. È in grado di mettere a disposizione dell’utenza competenze professionali avanzate in materia di valutazione obiettiva dei rischi a cui è esposta la vittima, strategie comportamentali di fronteggiamento e di auto-protezione, nonché strumenti legali di difesa.

Sostegno psicologico

La violenza, che sia fisica o psicologica, ha sempre conseguenze sulla persona, arrivando a danneggiarne tutte le sfere di vita.

L’autostima viene solitamente molto colpita: le vittime di violenza pensano a se stesse come persone indegne, incapaci, inadeguate, inferiori. Ne risentono la vita sociale – che tenderà a restringersi sempre di più – e le capacità comunicative, che saranno sempre di più improntate alla passività e alla remissività. Il fatto di vivere costantemente in allerta a causa di una minaccia quasi sempre presente, inoltre, determina una condizione di continua tensione e stress che può facilmente sfociare in disturbi psicosomatici (colite, gastrite, dolori cronici, emicranie, insonnia, ecc.). Spesso si riscontrano inoltre disturbi dell’umore come la depressione, disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia, disturbi d’ansia come gli attacchi di panico o il disturbo post traumatico da stress.

Il centro antiviolenza Donne e Giustizia offre alle donne percorsi individualizzati di sostegno psicologico volti a sostenere il percorso di fuoriuscita dalla violenza, elaborando il trauma emotivo causato dall’esperienza di vittimizzazione, lavorando sul rafforzamento dell’autostima, affiancando la donna nel dirimere i suoi dubbi e assumere decisioni importanti per la propria vita in modo autonomo.

LE CONSULENZE EROGATE DALLE NOSTRE PSICOLOGHE SONO COMPLETAMENTE GRATUITE.

Consulenza legale

 

Uscire dalla violenza può essere più facile, con la consulenza di una avvocata. Si può infatti rimanere bloccate nel contesto violento proprio per la mancanza di informazioni importanti sui diritti, le leggi, le procedure giuridiche, il diritto di famiglia.

Le avvocate dell’associazione sono a disposizione per illustrare e discutere le opzioni sul piano legale. Lo scopo è quello di porre le donne nella condizione di fare scelte consapevoli e ponderate, tutelando i propri diritti e quelli dei figli.

LE CONSULENZE SONO COMPLETAMENTE GRATUITE E RISPETTOSE DELLA VOLONTÀ DELLA DONNA, CHE SARÀ SEMPRE LIBERA DI INTRAPRENDERE AZIONI LEGALI O MENO.

Accoglienza nel centro antiviolenza

 

L’equipe del Centro antiviolenza è composto esclusivamente da donne, per rendere il contesto di aiuto quanto più accogliente e confidenziale possibile, mettendo in primo piano la relazione di genere.

Il Centro garantisce segretezza, anonimato e il rispetto delle decisioni della donna. Tutte le consulenze sono gratuite.

La prassi prevede una prima accoglienza, in cui viene ascoltata la donna e la sua storia di violenza, vengono identificati i suoi bisogni specifici, le sue risorse e soprattutto i suoi desideri. Da questo momento si attiva un percorso individuale, di sostegno nel raggiungimento dell’obiettivo ultimo di liberarsi dalla violenza.
A seconda dei casi, tale percorso può prevedere:

  • Orientamento ai servizi del territorio col fine di rafforzare la rete di sostegno della donna;
  • Analisi di tutte le possibili opzioni a sua disposizione;
  • Elaborazione di un piano di sicurezza;
  • Percorso di consapevolezza dei meccanismi della violenza, dei diritti personali e delle modalità per difenderli;
  • Esplorazione di percorsi di autonomia e di emancipazione dal controllo degli uomini, sia che si decida di lasciare il partner abusante o meno.